La Posta Elettronica Certificata va comunicata entro il 29 novembre 2011
Previste sanzioni amministrative per chi non rispetta l’obbligo di legge. In Provincia di Pavia solo il 30% delle imprese ha comunicato il proprio indirizzo
Il 29 novembre prossimo è il termine ultimo entro il quale deve essere comunicato il proprio indirizzo di posta elettronica al Registro delle Imprese. Su 19.580 imprese che devono adempiere a tale obbligo di legge, a tutt’oggi solo il 30% è in regola.
Per chi non rispetta tale obbligo di legge la sanzione amministrativa pecuniaria va da 103 euro a 1.032, con pagamento liberatorio di 206 euro e riduzione di un terzo se la comunicazione avviene nei trenta giorni successivi alla scadenza di legge.
L’obbligo di comunicazione alla Camera di Commercio di Pavia riguarda le società di persone e di capitali italiane, anche se in stato di liquidazione o sottoposte a procedura concorsuale. Tutti questi soggetti sono tenuti per legge far pervenire il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata al Registro delle Imprese, senza oneri di diritti e bollo.
Proprio in considerazione della mole di dichiarazioni che si attendono, InfoCamere, la società consortile di informatica del sistema camerale ha predisposto un servizio web, accessibile dalla home page del sito www.registroimprese.it, che consente non solo di adempiere all’obbligo della comunicazione in modo rapido e sicuro, ma anche di conoscere l’eventuale indirizzo di PEC di una società iscritta nel Registro delle Imprese.
Con l’iscrizione della PEC le società avranno una vera e propria sede legale “elettronica” accessibile da chiunque con la consultazione online del Registro Imprese. Inoltre, l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata potrà essere usato per le comunicazioni e notificazioni con pieno valore legale di atti e documenti nella corrispondenza tra le società, la Pubblica Amministrazione e i professionisti.
La Posta Elettronica Certificata consente di scambiare messaggi (e documenti allegati) con la massima sicurezza e con lo stesso valore legale della raccomandata con ricevuta di ritorno, garantendo la certezza dell’invio, della consegna, dell’immodificabilità del contenuto e della riservatezza del messaggio, oltreché dell’identificazione certa della casella mittente.