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Einstein a Pavia

EinsteinNota sui documenti conservati dall’Archivio della Camera di Commercio di Pavia relativi alle “Officine tecniche Nazionali in Pavia, Ing. Einstein, Garrone e C.”, impresa avviata a Pavia dai fratelli Hermann (padre diAlbert) e Jakob Einstein insieme al referente italiano Lorenzo Garrone, nelle vicinanze della confluenza del Naviglio con il Ticino.
(Estratto da un articolo a cura di Loredana Crotti, pubblicato in Pavia Economica, n.  4 – 2005)

Della presenza a Pavia delle Officine Einstein la Camera di Commercio possiede una eccezionale testimonianza costituita da 11 documenti in ottimo stato di conservazione, fortunosamente e fortunatamente acquisiti all’Archivio Storico dell’Ente. Fra questi documenti, alcuni dei quali sono riprodotti nelle pagine seguenti, i curatori della mostra “Einstein, ingegnere dell’universo” hanno scelto: elenco clienti - catalogo 1896 - lampada ad arco verticale.

Tali documenti sono doppiamente preziosi perché consentono di illuminare un momento importante della vita familiare di Albert Einstein e della sua presenza a Pavia, ma anche perché – specialmente grazie alla disponibilità del Regolamento per gli Operai e dello Statuto dell’Associazione di Mutuo Soccorso fra gli operai delle Officine Elettrotecniche Nazionali in Pavia – consentono di avere uno straordinario spaccato sull’organizzazione e sulle condizioni di lavoro di un’industria attiva in città negli ultimi anni del  Diciannovesimo secolo, nonché della sua attenzione ai principi di mutualità e solidarietà. Tutto ha inizio con una richiesta di informazioni datata “22 febbrajo 1896” di pugno dell’allora Presidente della Camera di Commercio, Gerolamo Quirici, che resse l’Ente dal 1895 al 1904.

Il Presidente Quirici si rivolge alla Ditta Einsten, Garrone e C. chiedendo notizie sull’Azienda (prodotti, forza motrice, operai, ecc.), in quanto – sostiene – è notorio che essa ha eretto fuori Porta Garibaldi uno stabilimento di apparati elettrici, che costituisce un importantissimo ramo d’industria, per le sue caratteristiche innovative degno di essere segnalato all’attenzione del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. A quest’ultimo la Camera di Commercio deve, d’altra parte, illustrare annualmente l’andamento del Commercio e delle Arti nel proprio Distretto, ai sensi del disposto dell’art. 2 della Legge 6 luglio 1862 n. 680.

La risposta non si fa attendere. Infatti con lettera datata “26 II 1896”, la Ing. Einstein, Garrone e C. informa che: 

  • la fabbrica venne eretta nell’estate dell’anno 1894 e condotta a compimento alla fine di settembre dello stesso anno;
  • essa si occupa di apparecchi elettrotecnici e, in particolare di: dinamo e motori elettrici a corrente continua; dinamo e motori elettrici a corrente alternata; lampade ad arco; voltometri; amperometri; regolatori a mano e automatici; interruttori; contatori, valvole di sicurezza;
  • finora essa ha fatto uso di un motore a vapore e di una “semifissa” della forza di 25 cavalli, ma ha intenzione di trarre profitto dalla forza dinamica del salto d’acqua del vicino Naviglio Pavese;
  • nella fabbrica trovano lavoro circa 80 persone, tra cui tre donne e due fanciulli;
  • sono stati eseguiti parecchi impianti pubblici d’illuminazione elettrica, come ad esempio quelli di Cogoleto, di Pont S. Martin e di Pieve di Teco, di quest’ultimo impianto avendo assunto anche l’esercizio;
  • numerosissimi sono poi gli impianti privati eseguiti, fra cui vengono citati quelli nel Cotonificio Raggio di Novi Ligure, nelle Fabbriche riunite di biacche e colori in Cogoleto, nello stabilimento Meccanico Calzoni in Bologna, nella fabbrica di candele dei F.lli Lanza in Torino, nella filatura Staurenghi in Monza, e nei Piroscafi Po e Umberto I;
  • tutti gli impianti, il cui numero supera ormai il centinaio, furono compiuti con apparecchi di propria fabbricazione e dai propri operai o montatori e tutti funzionano lodevolmente con piena soddisfazione dei clienti;
  • per opera dell’azienda tutti gli operai e i montatori addetti al proprio servizio vennero riuniti in un’Associazione di Mutuo Soccorso per casi di malattia e assicurati presso il “Patronato di Assicurazione e Soccorso contro gli infortuni del Lavoro”.

A completamento delle notizie fornite la Società unisce: alcuni listini; il Regolamento per gli operai; lo Statuto dell’Associazione di Mutuo Soccorso tra gli operai; la distinta del Clienti.

Sulla costituzione “legale” della Società presso il notaio Giulietti con studio in Pavia, il 14 marzo 1894, nonché su altri aspetti, illuminanti sono gli articoli di Elena Sanesi, prima studiosa di Einstein a Pavia: “L’impresa industriale di Hermann e Jakob Einstein a Pavia (1894-1896)”, pubblicato sul Bollettino della Società Pavese di Storia Patria, Nuova Serie – volume XXXIV, 1982 e “Gli Einstein a Pavia” pubblicato su Pavia Economica n. 3-1994.

 

lettera dell'Ing. Einstein. Clicca sull'immagine per vederla ingrandita. File in formato jpg 121 kb
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Officine Elettrotecniche Nazionali – Ing. Einstein, Garrone e C. – Pavia, Lettera delle Officine Elettrotecniche Nazionali alla Camera di Commercio del 26 febbraio 1896

 

Copyright Camera di Commercio di Pavia
Tutti i diritti riservati


Ultima modifica: 29/3/2018


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